wall dialogue resistance 2019-2021

@stefanoscheda_photography


L’oggetto simbolico e la guida pratica di questa ricerca è il muro quale simbolo di frontiera, limite reale e luogo immaginario, che ci mostra la tensione tra il bisogno di protezione e il desiderio di andare oltre il conosciuto, permettendoci di esplorare quella “dimensione nascosta” dello spazio, che è al contempo fisico ed emotivo.

Una performance cross-disciplinare partecipata quale occasione per incontrare le persone e raccogliere idee e sogni su ciò che si può incontrare al di là del muro, provando ad immaginare oltre la separazione dagli altri, oltre e dentro l’incertezza e le difficoltà.

L’idea del progetto nasce infatti nell’estate 2019, con una prima residenza che coinvolge un gruppo di studenti di Faro in Portogallo. Nel 2020 il progetto viene sospeso a causa della pandemia. Dopo un periodo di riflessione e prove a distanza, viene presentato in forma di primo studio in occasione della riapertura dei Teatri in Italia, a Bologna, perdendo la possibilità di interazione e partecipazione diretta ma guadagnando inediti e nuovi significati.

Riconoscendo una centralità al corpo quale strumento di ascolto e dialogo, partecipazione in prossimità come nella lontananza fisica con altri corpi, il progetto rimane aperto e continua a coinvolgere le persone attraverso la domanda : cosa c’è al di là del muro?

Una versione del progetto per gli spazi di SA MANIFATTURA è stata presentata a Cagliari per il Festival AutunnoDanza 27, Settembre 2021

Crediti artistici e cast:
Ideazione, testi, coreografia e danza: Sara Marasso 
Sound design, live music e video: Stefano Risso 
Voce in prestito: Michele Di Mauro
e tutte le tante voci delle persone che hanno partecipato al progetto rielaborate da Stefano Risso
Un grazie speciale a Lalli e a Patricia Lowe.

Residenze studio 2019/2021: 

Rede More Residencia Temática Internacional / International Thematic Residence, DevirCapa Centro de Artes Performativas do Algarve, Faro, luglio 2019
ResiDANZE di Primavera, Teatri di Vita, Bologna, giugno 2020
Attraversamenti Multipli, Margine Operativo, Roma, settembre 2020
Autunno Danza Festival, Cagliari, settembre 2021
Teatri d’Autunno, Centro Artistico Il Grattacielo, Livorno, ottobre 2021

Nel 2021 il progetto è stato selezionato da Incubator Consultancy Retreat a Las Palmas – Gran Canaria curato da ENCC European Network for Cultural Centres. Anche grazie a questo sostegno wall dialogue resistance diventa un progetto di cooperazione europeo sostenuto dal PROGRAMMA EUROPA CREATIVA.

[…] . E così la domanda iniziale “Cosa c’è al di là del muro?” si stempera in un dialogo con il muro inteso non come ostacolo ma come condizione strutturale. Il muro delimita lo spazio, imponendo ai performer traiettorie interne che si scontrano con le pareti ma senza angoscia: sono esplorazioni e tentativi di forzatura, non assalti alla distruzione. E la domanda ottiene una risposta obliqua: “It’s about us and invisible things”, che Marasso scrive a caratteri cubitali sul muro, rimandando il senso del confine e della chiusura a una responsabilità individuale e sociale (riguarda noi), ma anche cose che non vediamo, che stanno al di là del muro ma che potrebbero starne anche al di qua, o al di dentro. E come per magia, l’enorme graffito con la scritta lentamente svanisce, come assorbito dal muro stesso, risucchiato dalla porosità di una parete di cemento che sembra respirare come cosa viva
Stefano Casi, “Il distanziamento sociale del Danzatore”
Casicritici, Giugno 2020